miércoles, junio 2

Adelanto de 'Heredero de alquimia'... en italiano

¿No querías un adelante de Heredero. Pues aquí está. Cortesía de Kriss, la mejor traductora de italiano. ¡¡Muchas gracias!!




FERMI!
Prima di cominciare l’avventura...

-Ascoltatemi! Si, voi, figli di un’età bastarda, ascoltatemi se siete davvero intenzionati a leggere le pagine che avete tra le mani proprio ora, poiché vi leggerete la sorprendente storia della nobile Neferet, esperta guaritrice del Per-Anj di Tebe, e del suo non meno nobile discepolo Akbeth, da quando sono stati chiamati nella Valle del Siddim , sulle rive del Mar Morto, al finale epico della loro avventura, non distante dalle rive di Jerico.
Non prendete alla leggera questo viaggio e riflettete su ciò che sto per dirvi, dato che questo vostro mondo è così superbo, così pieno di questa tecnologia che considerate così superiore, potreste pensare che la storia di Neferet e Akbeth sia ambientata ai vostri giorni, ma non è così, vi sbagliate di grosso.
Che cos’è un’area di eventi? ...Oh, scusate questo vecchio marinaio, però a volte il vostro antropocentrismo e la vostra tendenza a considerarvi Il Centro Di Tutto Ciò Che Esiste, mi fa dimenticare che siete tanto giovani quanto superbi, tanto ignoranti quanto audaci e tanto semplici quanto ingenui.
Permettetemi in primo luogo di presentarmi, il mio nome è Aleb Corvo, onesto mercante dell’Avana, sulla costa del Mar Morto. A quanto pare dovrò parlarvi per un bel po’, non potremmo chiedere una buona bottiglia di vino alla locandiera? Ah! Stupendo, così fa piacere trattare con i cavalieri.
Come vi stavo dicendo, sono Aleb Corvo, anche conosciuto come “Il Lungo”, e per quanto tu possa aver sentito altrimenti, non incontrerete capitano più onorato e diligente in tutta la costa del Mar Morto, nemmeno in quella vostra dimensione, né in nessun altra che esista, tanto incontrollabile come la sabbia dei vostri deserti.
Arriva il vino! Lodato sia Elohim, la lingua mi stava attaccando al palato! Ditemi bella locandiera, ti aspetta qualcuno quando avrai finito di servire tutti questi fanti che vedo? Bene, bene! Non ci faccio apposta ad apparire così, non c’è ragione di credere a tutto ciò che de “Il Lungo” hanno detto donne infelici e dalla lingua biforcuta. Dove eravamo rimasti? Ah si, alle sfere dei fatti. Voi pensate che la materia che ci gira intorno sia l’unica manifestazione tangibile dell’energia che il Big - Bang ha emanato, allo stesso modo al tempo, pensavano che questo misero pianeta fosse al centro dell’universo, di tutti gli universi. Però ai vostri scienziati i racconti sul Big-Bang non tornano, ovviamente. Mancano loro le prove, ma il loro antropocentrismo li acceca e, come contabili truffatori, si inventano illusioni come la materia oscura, per chiudere il bilancio. Se non fossero così duri di comprendonio, vedrebbero con chiarezza che quello scoppio primitivo ha avuto energia sufficiente per creare un innumerevole numero di universi.
Tutte le sfere degli avvenimenti nacquero e si evolsero in contemporanea. In principio erano identici, ma finirono con l’insorgere di piccole divergenze, origine dell’attuale molteplicità che cresce con il passare del tempo. La cultura della prima dimensione che aprì distinti cammini verso i vicini non perse di vista la filosofia greca, per questo nessuno può eguagliarle nel controllo della natura e nella felicità dei suoi cittadini. Non poteva essere altrimenti, chiamarono Oikumene la loro dimensione e diedero nome a tutte le altre. Esiste Akmé, la dimensione della maturità, Dinos, il vortice, ed anche Skoteinos, la tenebrosa. Qual è il nome della vostra? Non dovrei dirvelo, però so che alla fine, me lo fareste dire, in un modo o nell’altro: questa dimensione è conosciuta come Banausia. Maledetto sia il vino che mi rende così audace! Cancellate quell’espressione dai vostri visi e riflettete sul perché la cultura più avanzata di tutte le sfere è conosciuta come la dimensione del lavoro indegno, servile ed odioso. Vi assicuro che non è stata un’idea mia, io sono soltanto un viaggiatore, un esploratore, un argonauta originario di Ápeiron, la dimensione dell’inizio primordiale, la dimensione di Neferet e Akbeth.
Banausia ed Ápeiron sono due dimensioni molto prossime, quasi contigue, con soglie di successo molto simili anche se in tempi diversi cronologicamente come si può osservare nella storia che avete tra le mani. Gilgamesh e suo figlio Ur Nungal coincidono nel tempo in entrambe le dimensioni, nel 2620 aC, senza dubbio il mondo che vi circondava era abbastanza differente. In quel tempo, nella vostra dimensione, Babilonia era solo un villaggio di capanne in mezzo l'Eufrate, però in Ápeiron aveva già mille anni di storia ed era già a capo del poderoso impero Sumero. A differenza dei fatti accaduti in Banausia, ad Ápeiron le invasioni Semite raggiunsero a malapena Sumer, ciò permise la sua espansione ininterrotta, raggiungendo il proprio zenit ai tempi di Gilgamesh e suo figlio Ur Nungal.
Molto prima di quel periodo, nel 3617 aC, quando Babilonia era già un regno poderoso ma non era ancora il poderoso impero in cui si convertì, un gruppo di avventurieri portò la civilizzazione Sumera alla terra di Canaan. Sulle rive del Mar Morto fondarono la Pentapoli, cinque città come fari di luce e progresso in mezzo alle tribù barbare semite.
Su Banausia, cioè la vostra dimensione, le cose furono differenti, le successive ondate di invasori semiti impedirono l’espansione dell’impero sumero di Gilgamesh ed Ur Nungal, finché alla fine non cadde succube e venne semplicemente suddiviso in un pugno di città stato, tra cui sorse per primo l’Impero di Sargon e molto dopo l’Impero Babilonese di Hammurabi ed i suoi successori. Erano Imperi etnicamente semiti però culturalmente Sumeri, in una prima attuazione di ciò che il Romano Orazio spiegò perfettamente molto dopo “Graecia capta ferum victorem cepit” solo che qui, fu il Sumero sconfitto che alla fine brandì il suo fiero vincitore.
Per voi le cinque città della Pentapoli erano: Sodoma, Gomorra, Adma, Seboim e Soar, sono un mito biblico, però io posso assicuravi che esisterono anche nella vostra dimensione, seppur non vi fossero coetanei di Gilgamesh o di Ur Nungal, già che, probabilmente, furono fondate mille anni più tardi di Ápeiron.
Ma non sono solo queste le differenze che incontrereste nel Canaan che circonda il piede scarno di Neferet.
Per Elohim, ho la gola secca! Cameriera! Altro vino! Pagherà questo gentile cavaliere!..Come stavamo dicendo, incontrereste più differenze, sebbene alcune di esse siano frutto della vostra ignoranza e della vostra superbia. Come? A cosa mi riferisco? Ve lo spiegherò non appena il vino darà sollievo alla mia gola e mi alleggerirà la lingua.
I vostri uomini di scienza in realtà sanno molto poco sull’origine umana di questa vostra dimensione. Si si, lo so avete imbrattato migliaia e migliaia di pagine narrando la vostra origine in Africa e la lenta evoluzione fino ad arrivare a questo stadio che voi chiamate “superiore”. Certo è che non ho l’abitudine di prendere in giro chi paga il vino, tantomeno attentare alle sue credenze, vi dico solo che non potete essere certi che la verità dei vostri scienziati sia tutta la verità e nient’altro che la verità.
I Greci di Oikumene chiamarono Ápeiron la dimensione di Neferet, che è anche la mia, Ápeiron la dimensione del principio, poiché non si è mai perduta la memoria del principio di tutto, dallo stesso Big – Bang, che portò la vita a questa Terra sterile, che prima del suo arrivo non era nulla, soltanto fango e cenere. Di Ápeiron sappiamo che fu Elohim ed il suo seguito celeste che fecero emergere la terra di Pangea dall’insondabile fondo di Panthalassa, l’oceano primordiale. Fu Elohim che diede forma e calore, per i suoi propri interessi, nell’interesse degli umani e nell’interesse di una lunga catena di forme di vita, mortali, immortali, umane, divine, semidivine e bestiali. Mi dirai che qui in Banausia avete ricordi simili, la differenza è che ciò è per voi mito misto a religione, comodamente posto sotto la coltre della magia, in Ápeiron è scienza. Non guardatemi così stupito, e ricordate la parola di Arthur C. Clarke, una delle menti più lucide della vostra dimensione: “Tutta la tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.” Le opere di Elohim, umani inclusi, sono frutto di una conoscenza tanto avanzata della scienza della materia e della vita, che voi siete incapaci di differenziarla dalla magia, lo stesso accadrà per gli insegnamenti che Neferet acquista nel Per-Anj, la Casa della Vita, di Tebe o con le ricerche cui è a capo Agrid Saladan nel Zigurat di Amrafel, a Soar.
Su Ápeiron vivono fate, ninfe e trolls, angeli, arcangeli e demoni, satiri e fauni, serafini, cherubini e troni, refei giganti e piccoli goblin, una moltitudine di esseri che voi considerate mitici ma che sono stati creati con la più avanzata delle tecnologie, con la scienza che Elohim transcrisse nella Torà.
Pertanto ribadisco il mio avvertimento: fate attenzione con il libro che avete tra le mani, tutto ciò che vi è narrato è realmente accaduto, tutti gli esseri ed i personaggi che fanno il loro ingresso in ogni singola pagina sono esistiti realmente nella dimensione di Ápeiron e anche nella vostra, anche se qui lo avete dimenticato e ne negate fortemente il ricordo. In ogni caso, operate con precauzione, non sia mai che la vista vi cali troppo velocemente e la luce vi abbagli tanto da accecarvi.


Testo tradotto da Juan Carlos Pereletegui a radice dei documenti redatti da
Aleb Corvo, patrono de Il Sogno di Lot, la più galante nave che solca il Mar Morto,
in ciascuna dimensione.

By David Mateo with 17 comments

17 comentarios:

¿Te pegamos? xDDD

Violento, violento :p

Pero este libro tenía que haber salido ya en España ¿me equivoco? ¿Cuándo aparecerá?

Pues no lo sé, la verdad. A mí lo que más me interesaba de este libro es que saliera para la feria del libro de Madrid, para reencontrarme con buenos amigos. Al final la editorial ha decidido invertir en otras novelas y ahora no veo las cosas nada claras. Por no haber, no hay ni portada.
Lo peor es que he quedado mal con gente con la que tenía apalabrada presentaciones y actos, así que, sintiéndolo por los lectores, creo que se retrasará algo más. ¿Cuánto? Sólo el editor lo sabe. Él me ha comentado que no mucho, pero yo ya ando con la mosca detrás de la oreja.
Lamento no poder ser más explícito, chicos.

Con tanta mierda que sale al mercado, al final las novelas buenas son las que se retrasan.

Heredero tiene su leyenda negra. Por lo que me has contado no es la primera vez que cambia de editorial. Esperemos que esta vez sea la definitiva.

Lo bueno se hace esperar...Mucho ánimo. Creo que el buen lector sabrá donde invertir.

El lunes estuve en la Feria del Libro de Málaga e iba con varias cositas en mente... No encontré nada y me fui con el mismo dinero.

(Luego pillé tras mucho buscar "La guerra por el norte")

Es una lata planificar algo tan importante, pero deduzco que somos muchos los que te apoyamos y que haremos,en su día, un buen "boca a boca". Mis 20 euritos están a buen recaudo (antes de ZP me los quite, je,je).

Un abrazo fuerte

Miguel Ángel

Eso es. Al final lo que importa es el contacto entre autor y lector y por lo que se ve lectores no te faltan, David.

Ánimo.

Al final siempre es bueno ver que los amiguetes están ahí. Gracias.

¿Estarás en la feria de Madrid? Yo paso por allí el último fin de semana.

No, lo han retrasado hasta después del verano, así que no podremos vernos. Una pena!!! Suerte que tenga vuestro libro firmado.

Epa, ánimo! Que esos retrasos pueden resultar frustrantes. Vente arriba chico!

Al final saldrá todo bien, ya verás. Heredero es genial y saldrá para adelante. Yo me quedo con las ganas de besuquearte unos meses jeje y con las firmas de un par de libros ;)

Un abrazo, Elena

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